
Il problema non sono i cinghiali. Lo siamo noi
Riflessioni sull'uomo e gli animali selvatici, e sottolineo selvatici
Oggi sono arrabbiato. Ma non per il traffico, le bollette o la gente che mastica rumorosamente.
Sono arrabbiato per come trattiamo la fauna selvatica.
Pare che i cinghiali (ma potrei dire gli orsi o tutti quegli animali che reclamano i propri spazi), che semplicemente camminano, cercano cibo e fanno i cinghiali, siano diventati i nuovi “criminali pubblici numero uno”. Additati, cacciati, abbattuti. Perché? Perché osano… esistere vicino a noi.
Loro non hanno costruito supermercati nel bosco. Noi invece abbiamo costruito case nel bosco, lasciamo tonnellate di rifiuti in giro e poi ci stupiamo se arrivano degli animali affamati. È come buttare briciole e lamentarsi che arrivano le formiche.
Oppure mettiamo finti coccodrilli di plastica in giro per la città per far scattare la paura.
E allora giù con la retorica del “problema da risolvere”. Che in pratica significa: “spariamogli”.
Complimenti, Homo sapiens. Sempre elegantissimo nella gestione dei conflitti con la natura.
Forse il problema non sono i cinghiali. Forse il problema è che non sappiamo più convivere con niente che non obbedisca o paghi l’IMU.
Io oggi sto coi cinghiali. E no, non perché siano simpatici (anche se lo sono).
Ci sto perché non è colpa loro. E perché qualcuno, ogni tanto, deve dirlo ad alta voce
di Aldo Marinelli del 03 agosto 2025