domenica 7 settembre 2025
La mia Ostia
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Uno strano rinvenimento: Tethys fimbria

Grazie alla rete che ormai si sta formando sul territorio una strana presenza ci è stata subito segnalata e poi identificata. Si tratta di un mollusco comune ma non diffuso.



Quando la collaborazione sul territorio diventa reale, si crea una rete (non da pesca..) che ti permette nel giro di poco tempo di rispondere alla chiamata di un pescatore allarmato per uno strano rinvenimento. Negli ultimi anni stiamo notando infatti una maggiore sensibilità da parte di chi pesca amatorialmente (ma non solo).
Questa volta sono stati Fabio e Alex a contattarmi per alcune “strane” presenze sulla sabbia e nel mare. Anche questa volta “Ostia in action” ha colpito immediatamente.
Il biologo marino Filippo Fratini è subito andato sul luogo del rinvenimento e grazie alla conferma del biologo marino Andrea Bonifazi abbiamo subito avuto la risposta al mistero.
Non tutto sembra ciò che è…le strane presenze infatti appartenevano ad un animale, erano cioè parti spezzate dal corpo che poi è stato pescato successivamente da Filippo.
Si tratta del mollusco nudibranco Tethys fimbria, comune ma non diffuso, appartenente alla famiglia dei Tethydae, chiamato anche satiro o angelo del mare. Normalmente i nudibranchi sono coloratissimi e piuttosto piccoli, ma il Tethys si riconosce immediatamente per le grandi dimensioni (le maggiori nel Mediterraneo, raggiunge i 30cm) e per un velo molto largo grigiastro provvisto di tentacoli dorsali, detti cerata (le famose presenze misteriose) coi quali cattura crostacei e ricci di mare. Questi vengono distrutti grazie a delle piastre abrasive contenute nello stomaco.

Uno strano rinvenimento: Tethys fimbria
Foto da Wikipedia

I cerata, maculari neri, sono dotati di due punte arancioni luminescenti all’estremità: essi possono essere persi per autotomia in modo da distrarre l’eventuale predatore.

Uno strano rinvenimento: Tethys fimbria

Bellissimo il loro movimento ondulatorio sul fondo del mare, sabbioso o fangoso (fino a 150metri). In gennaio-marzo sono invece più superficiali, presumibilmente per il momento della riproduzione.

Uno strano rinvenimento: Tethys fimbria

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