
Storia di una quaglia
Il lieto fine di una storia iniziata ieri sera sulla spiaggia e conclusasi stamattina nella Tenuta di Procoio
Siamo al tramonto di una bellissima giornata: sulla spiaggia si muove una quaglia stremata dal suo lungo viaggio di migrazione. Arriva dall'Africa con un faticosissimo viaggio che compie due volte l'anno. A settembre per passare l'inverno in posti più caldi e a marzo-aprile per ritornare qui da noi per nidificare. Si vede arrivare all'orizzonte insieme ad una nuvola bassa e scura, che d'improvviso precipita sulla spiaggia. Qui rimane ferma, incapace di qualsiasi movimento se non quello di trovare immediatamente un rifugio per alcuni giorni. Evita di prendere ulteriormente il volo per il forte stress che hanno subito i suoi muscoli alari. Sono momenti delicati e non privi di pericolo.
Poi, pian piano, la sua vita ricomincia ed è fatta soprattutto di spostamenti sul terreno, tra i prati ed i campi coltivati alla ricerca di semi e di insetti.
La quaglia trovata è una femmina, distiguibile dal maschio per i colori meno accesi e per la mancanza di zone color mattone intorno alla testa e sotto al collo. Verso l'estate inizierà a riprodursi, deponendo fino a 14 uova. I piccoli dopo due settimane sono già indipendenti e dopo 4/5 pronti per la migrazione.
La quaglia selvatica è la Coturnix coturnix, da non confondere con quella da allevamento che è un incrocio con la Coturnix japonica.
di Aldo Marinelli del 15 marzo 2017