mercoledì 23 ottobre 2024
La mia Ostia
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Premiazione del concorso Un mare di ricordi alla 55 Sagra della Tellina

Si è svolta ieri la premiazione



Si è concluso ieri con la premiazione finale di “Un mare di ricordi” lo spazio dedicato a La mia Ostia durante la 55esima Sagra della Tellina.
Durante la serata sono stati interpretati magistralmente da Claudia Parente dell'Associazione Darwin sia il racconto vincitore che le altre opere selezionate per la serata.
Le opere erano dedicate ai ricordi sul mare di Ostia ed hanno suscitato emozioni in tutto il pubblico numeroso presente.
Ecco tutti i racconti presentati ieri sera:

Racconto vincitore di Milena Marsella:

Mi chiamo Roberto

"Mi chiamo Roberto, ho 6 anni e non so nuotare.
Oggi sono al mare con mamma, papà e i nonni, in spiaggia si parla solo di calcio.
Questa sera giocheremo contro la Germania, se dovessimo vincere saremo campioni del mondo 1982.
Motivo in più perché io oggi devo imparare a nuotare.
Ho la ciambella di plastica che papà mi ha comprato al chioschetto sulla spiaggia, ma non la voglio usare.
La porto con me, quando mi sentirò sicuro la lascerò e nuoterò da solo.
Mio cugino dice che é facile, lui una volta é andato sott'acqua e ha visto pure gli Snorky!
Mi tolgo i sandaletti di plastica rossa che mamma mi ha comprato da Santarelli, alla stazione, lei dice che sono carini ma a me fanno venire le vesciche ai piedi.
Ok, conto fino a tre e vado.
Uno.
Due.
No sta passando il Jolly, ora non posso.
Tutti stanno correndo per salirci su.
È una barca grande che ti porta a fare un giro a largo, con la musica a volume altissimo.
Forse dovrei fare come questi ragazzi, salgo su e poi mi tuffo.
Mi tappo il naso e puf, salto giù.
No, troppo pericoloso.
Iniziamo piano piano.
Ok, ora é ritornata la tranquillità, sono pronto.
Uno.
Due.
Nonna mi sta chiamando, sventola 1000 Lire.
C'è il signore che vende le ciambelle, sono buonissime!
Ma non posso mangiarla ora, mamma dice che devo aspettare quattro ore poi per farmi il bagno.
La mangerò dopo.
Mi giro verso sinistra, lontano c'è il pontile e stasera niente spettacolo di burattini perché c'é la partita.
Un signore poco vicino a me, sta raccogliendo le telline dice che stasera deve fare una spaghettata per dieci persone.
Nonna continua a chiamarmi.
Dice che la ciambella è bella calda.
Mi chiamo Roberto, ho 6 anni e domani imparerò a nuotare."


Sempre Milena Marsella ha presentato un secondo racconto, anch'esso selezionato:

Non gli dite che in fondo mi piace

"Vivo a Ostia da sempre, a pochi metri dalla spiaggia e ovviamente sono allergica al mare!
Solitamente la nostra carnagione va dal bianco "dateje acqua e zucchero che sta a collassa'" al bianco "maglietta bianca messa in infusione in candeggina per 24 ore".
Il nostro colorito passa inosservato da Settembre a Maggio, ma e' a Giugno che parte la caccia alle streghe.
Tutti ci tengono a farti notare che sei bianco e ti chiedono sorpresi "Ma al mare non ci vai?“
Quando gli dici che a te il mare non piace, si fanno il segno della croce, ti accarezzano la guancia e amorevolmente sussurano "Oh poverina!"
Poverina di che, non s'e' capito.
Le rare volte in cui andiamo al mare, portiamo con noi l'aspirapolvere portatile, perché nessun granello di sabbia deve contaminare il nostro immacolato asciugamano (solitamente ha disegnato sopra il logo "Mondiali '90", ultimo anno in cui siamo stati in spiaggia).
Al mare ci da fastidio tutto: il sole, il caldo, chi ci schizza con l'acqua dopo aver giurato che non l'avrebbe fatto, il rumore della palla sui racchettoni, il sistema solare che dovrebbe essere meno solare e piu' crepuscolare, come noi.
L'unica gioia e' farsi gli affari degli altri.
Ci piace nutrirci dei gossip dei nostri vicini: suocere moleste, intrighi di corte, telefonate di lavoro in cui si sparla del collega, giochi di potere fra cognate.
Veniamo cullati da queste chiacchere, l'unico premio per questo nostro calvario.
Qual e' la cosa piu' bella del mare? Quando e' ora di andare via.
Saluti con gioia ogni granello che ti e' entrato nel costume e assapori il fresco del condizionatore che ti aspetta a casa.
Però nonostante tutto, il mare mi appartiene.
È il mio sbocco sulla libertà, la culla dei miei pensieri, lo sfogo di una brutta giornata, l'energia del mare mosso d'inverno, l'abbraccio del tepore in primavera.
Non gli dite che in fondo mi piace, che poi si monta la testa."

Menzione per la poesia:
Gaetano Antonio Laganà

La lampara

La vedi lentamente
ondeggiare nel suo
riflesso di luce,
La vedi oscillare
Mentre il ricordo
Di tempi lontani ti assale.
L'emozione nel sorriso
Di chi ormai non c'è più,
Di quello che fu.
Brilla la cresta dell'onda,
Brilla e appare la scia
Che non ferma l'amaro ricordo.
Soffice brezza, gentile carezza
Nel solco tracciato dal tempo,
Restami accanto senza il rimpianto
Dei giorni andati.
Tempra lo spirito,
Governa la mite e tumultuosa
Sensazione che lieve riappare.
A ondeggiare sul mare è la
vecchia lampara.
Il corso del tempo il grigio dolore ripara."


Racconto Junior:
Alain Marinelli

Un tuffo nel passato...

"Te ne accorgi solo quando ritorni allo stabilimento di una vita, di quanto tempo sia passato, quando appena entri è come se non fossi mai uscito da lì..Ti tornano davanti agli occhi tanti ricordi…la battaglia di ferragosto, il posto di gioco e il ritrovo degli amici…la cabina 56 e l’ombrellone numero 18, la spiaggina di legno di mamma. Sono 35 anni che non faccio un bagno da Urbinati…ma oggi ho deciso andrò a nuotare lì ancora una volta, in quel mare, per me bellissimo, circondato da scogli; scogli che sono stati fonte di mitiche traversate con gli asciugamani alti sopra la testa e di riposo al sole…Scogli che oggi non ci sono più o sono sott’acqua.
Quanto ci divertivamo! Il momento dell’estate che tutti aspettavamo era l’esplosivo Ferragosto! Si arrivava correndo, nel vero senso della parola, soprattutto per schivare Alessandro e Andrea che ci aspettavano con la pompa dell’acqua per bagnarci ancor prima di mettere il costume, del resto l’alternativa era cambiarsi all’angolo della strada!!! Poi via tutti in acqua con la maglietta, per un bagno che durava fino al pomeriggio quando, ad un segnale convenuto (di solito un lancio di palloncini pieni d’acqua sopra i muri) si riempivano secchielli, buste, cestini e iniziava la vera battaglia di gavettoni tra stabilimenti… Urbinati contro La Conchiglia. Gli stabilimenti venivano conquistati con un vero e proprio arrembaggio: c’era chi saliva sulle cabine con i secchi, chi tirava fuori sacchi enormi e per finire tutti in acqua per un epico bagno collettivo…era allora che si stringeva l’alleanza e si andava, di comune accordo, a conquistare l’altro stabilimento, quello che allora era l’ABC, oggi il Salus…Non ho mai più visto il mare così pieno di persone tutte insieme contemporaneamente! Stanchi morti, zuppi da capo a piedi e pieni di sabbia si ritornava ciascuno al proprio stabilimento lanciandosi la sfida per l’anno successivo…Per noi però non era finita, restavano le ultime imprese della giornata, tentare di uscire dallo stabilimento senza subire l’ultimo gavettone…gli zaini Invicta, la gran moda di allora, pieni di cambi e ricambi per scongiurare ogni possibilità di dover fare il viaggio di ritorno fradici fino alle scarpe e l’eroica impresa annuale: il gavettone finale alla mitica signorina Urbinati, la proprietaria, severissima, implacabile con la sua campanella delle 19.00 con la quale intimava lo sgombero dell’arenile. La tecnica era sempre la stessa, posizionarsi sul tetto delle cabine, farla uscire con una scusa e rovesciarle in testa un intero secchio d’acqua…e poi scappare come lepri cercando di evitare punizioni e maledizioni che si risolvevano come sempre con una sua risata che ci liberava da ogni rimorso fino all’anno dopo. Gli ultimi sprazzi di gavettoni fin sul cancello, saluti e appuntamenti per il giorno dopo e poi via casa con i capelli bagnati, l’odore di sale sulla pelle e la spensieratezza della gioventù nel cuore.
Ogni anno, quando arriva ferragosto, mia mamma ci racconta sempre le avventure al mare di quando era ragazza come noi e ogni volta penso che gli anni ’80 mi piacciono troppo….credo proprio si divertissero davvero! Ho deciso, quest’anno me le scriverò!!!!"




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