L'albero dei libri....
Una nuova performance artistica organizzata dal collettivo di studenti "Un pensiero per" che anticipa un evento prossimo
Stamane i residenti della zona di viale Vittoria si sono svegliati con una ventata di cultura. Decine i libri appesi ad un albero ed altrettanti pronti per essere presi gratuitamente all'interno di cassette colorate.
E' la nuova performance artistica del collettivo di studenti "Un pensiero per" che prepara un nuovo evento che avverrà nei prossimi giorni.
Il tutto ruota intorno all'albero della fitolacca (Phytolacca dioica), uno dei 5 esemplari di questa pianta, che si trovano a Ostia. Accompagnata alla performance c'è infatti anche una storia, in cui le parole dell'albero si trasformano in libri e che il collettivo racconta così.
"Un giorno caldo e pieno di sole di tanto tempo fa, il gigante PamPuelo
decise di abbandonare le sue sconfinate pianure argentine. Aveva saputo che, da qualche parte sulla Terra, esistevano ancora giganti buoni come lui.
Il viaggio che intraprese sembrava non avere fine né meta. PamPuelo attraversava i villaggi, le città, le campagne, i boschi, le spiagge, le montagne di ogni continente, incamerando nel proprio cuore ogni vita incontrata. Con il passare del tempo, però, cominciò ad avvertire una forte stanchezza. Il suo passo si faceva sempre più lento; trascorreva molte più ore fermo, a riposare, cercando di ripararsi dagli sguardi curiosi.
Un giorno arrivò in una città che gli parve antichissima. In ogni cosa attorno a lui era ben visibile lo stratificarsi di secoli e secoli di opere umane. Le strade erano ampie e la città non finiva mai. Dopo molte ore di cammino, arrivò in una zona molto vicina al mare. Spirava un leggerissimo vento e il sole stava per tramontare. Scorse un angolo protetto e, sedutosi lì, si addormentò per la prima volta dalla sua partenza.
Dormì un sonno lungo anni e, al suo risveglio, si accorse di aver messo radici; i suoi piedi si erano infossati nel terreno e ramificati nello spazio di suolo che lo circondava. Non tentò nemmeno di spostarsi: capì che quell'evento poteva rivelarsi come il senso e la meta del suo viaggio.
Iniziò, allora, a raccontare delle storie a chiunque passasse di là. Raccontò le vite di tutti gli esseri viventi conosciuti dal momento della sua partenza, e gradualmente cominciò ad arricchire i racconti di sempre più particolari fantastici. Si allontanava dalla realtà e inventava ogni sorta di mondo possibile e impossibile.
Nel frattempo, il suo corpo si trasformava. Uno spesso strato di corteccia si espandeva sempre di più, le braccia si moltiplicavano in rami, dapprima esili e poi sempre più forti.
Fino al giorno in cui PamPuelo, trasformatosi in una grande fitolacca, smise di parlare. Ma dai suoi rami le storie continuarono a germogliare."
Questa è la storia di un gigante buono giunto dalla Pampa Argentina che trasformatosi in una fitolacca tutt'ora resiste e persiste.
di Aldo Marinelli del 19 giugno 2021