Lo scirocco a Ostia: una maschera di bellezza per il mare ma non per gli abitanti
La città è travolta dal vento caldo di Sud-Est ma il mare si rifà il look
«Lo scirocco è un tempo che spossa, che chiude gli occhi e ogni cosa, addormenta pensieri e sentimenti» (Vincenzo Consolo - Ferita dell' aprile, 1963)
In questi giorni Ostia è attraversata dal vento caldo del Sud-Est, lo scirocco, che deve il suo nome agli arabi (shurhùq che significa vento di mezzogiorno).
Gli inconvenienti per noi cittadini sono spesso gli unici ricordi che questo vento lascia: l'umido e la polvere portata dalle coste africane innervosiscono, hanno effetti negativi sulla salute e sull'umore. "Pochi sanno invece che ad Ostia lo scirocco è un vento amico perché portatore di acqua pulita e, cosa gradita ai pescatori, di pesce. E' grazie a questi venti da sud che l'acqua si rinnova: quando invece tira dall'altra parte da noi arriva l'acqua del fiume Tevere che si distende per tutto il lungomare con il suo colore verde bottiglia. Purtroppo la presenza della foce è determinante in certi momenti per il gioco delle correnti: la mareggiata di solito che inizia con lo scirocco dura tre giorni e tre notti, fa il giro dei venti e finisce a tramontana..e tutto ricomincia." (Enrico Rasori)
Lo scirocco infatti soffia a terzine di tre giorni in tre giorni; raramente soffia un giorno solo. Per compensare le differenze di pressione atmosferica alla fine delle giornate di scirocco subentra di solito una giornata di vento intenso settentrionale come la tramontana, che abbassa la temperatura ma porta il bel tempo.
Oggi la sensazione sulla spiaggia era come quella descritta da Silvana La Spina, in Scirocco del 1993: «Dà alla testa. Non so se capisce, è come una furia che ti prende, un bisogno di mordere quasi; mentre il sangue che prima ti scorreva nelle vene improvvisamente fa groppo qua e là, e tu non sai dove battere il capo»
E come dicevano i vecchi di Ostia, lo scirocco "nasce, cresce e more": il primo giorno non è tanto forte, il secondo si rafforza e il terzo diminuisce! Oppure quando i gabbiani vanno verso nord arrivava lo scirocco !!!
di Aldo Marinelli del 28 giugno 2017