giovedì 28 marzo 2024
La mia Ostia
facebook youtube instagram twitter pinterest

Il super grongo da due metri

Un grongo di due metri pescato a 70 metri di profondità lungo le nostre coste: scopriamo di più su questa specie ancora misteriosa



“Aldo vieni a vedere cosa abbiamo pescato…”
Così inizia la giornata di oggi: erano circa le 7 e Giuseppe mi invita a guardare le foto che aveva scattato sulla barca del papà Michele. Uno strano pesce lungo 2 metri dalle sembianze di una murena.


Il super grongo da due metri


Nel giro di un’ora io e Filippo Fratini, il mio amico biologo marino, accorriamo al Borghetto dei pescatori aspettando la barca.
A prima vista sembrava proprio un grongo, ma dalle dimensioni spropositate. Lo misuriamo, guardiamo i denti, le varie pinne e attendiamo nel dare una risposta. Contattiamo l’ittiologo siciliano Francesco Tiralongo, che dopo aver visto le foto ci conferma:
“Le femmine del grongo raggiungono taglie notevolmente più grandi degli esemplari di sesso maschile. Durante la riproduzione, che avviene in estate, probabilmente solamente le prime subiscono una profonda trasformazione che si manifesta con atrofia scheletrica e perdita dei denti, oltre a un considerevole ingrossamento degli organi riproduttivi che avviene invece in entrambi i sessi. Dopo la riproduzione, probabilmente, le femmine muoiono. Tuttavia, le migrazioni e la biologia riproduttiva di questa specie rimangono ancora poco chiare e richiedono ulteriori studi e approfondimenti. Quando dei grossi esemplari maturi vengono catturati, soprattutto se mostrano una colorazione particolarmente scura e uniforme, non vengono talvolta riconosciuti come gronghi, proprio a causa della profonda trasformazione che subiscono durante il periodo riproduttivo.”

Il super grongo da due metri


Una bellissima occasione quindi per scoprire qualcosa di più di questa specie dai connotati ancora misteriosi, vero Filippo?
“Il grongo è un pesce molto comune qui da noi. Vive sui fondali rocciosi, sabbiosi o fangosi, dai 10 fino ai 1000 metri di profondità, anche se può spingersi fino a 300 metri. Come dice Francesco, sono ancora poche le informazioni sulla sua riproduzione ma sembra che la deposizione delle uova avvenga ad elevate profondità. Studi in acquario su femmine vicine alla maturità sessuale hanno osservato che può avvenire una progressiva decalcificazione dello scheletro, un ingrossamento dell’animale e la successiva morte. Compare inoltre un tappo calcareo allo sbocco dell’ovidotto per impedire la fuoriuscita delle uova. La pressione che si trova intorno ai 1000 metri di fatto impedisce la precipitazione del carbonato di calcio, favorendo la deposizione.”

Anche lui ha una riproduzione particolare come quella delle anguille, che ricordo si incontrano tutte nel Mar dei Sargassi?
La riproduzione avviene in estate e sembra che il grongo deponga le uova solo in un paio di zone ben precise che sono state individuate tra lo stretto di Gibilterra e le Isole Azzorre e in Sardegna, a profondità superiori ai 500 metri, fino anche ai 1000 metri. Durante la deposizione delle uova, inoltre, il grongo smette di nutrirsi.

Anche la sua larva è leptocefala?
Si come quella dell’anguilla: una larva dal corpo appiattito lateralmente, trasparente e con un solo occhio e denti sviluppati. Ci mette due anni a passare alla forma adulta e forma coppie durature.


Il super grongo da due metri

di Aldo Marinelli del 15 giugno 2019

Speciali


La storia delle dune di Capocotta

La storia delle dune di Capocotta

Non tutti forse sanno che le dune di Capocotta hanno avuto una storia travagliata molto recente e che grazie al presidente Pertini furono salvate. Ricordiamo questo luogo anche attraverso le vostre testimonianze.

di Aldo Marinelli del 26 marzo 2024

 
L’effetto Fata Morgana

L’effetto Fata Morgana

I fenomeni ottici in natura sorprendono sempre: scopriamo insieme come funziona l’effetto che prende il nome da Morgana, dalle origini Normanne

di Aldo Marinelli del 21 gennaio 2024

 
Stefano Fioretti, il Vigile del Fuoco di Ostia che ha salvato i tre bambini di Ischia

Stefano Fioretti, il Vigile del Fuoco di Ostia che ha salvato i tre bambini di Ischia

Stefano, Vigile del Fuoco nella caserma di Ostia, insieme al suo collega Marco De Felici, racconta come ha portato in salvo i tre bambini di Casamicciola, Paqualino, Mattias e Ciro, intrappolati sotto le macerie del terremoto

di Aldo Marinelli del 05 settembre 2017

 
Perchè ad Ostia si vede l'alba sul mare?

Perchè ad Ostia si vede l'alba sul mare?

Analizziamo i movimenti del sole all'alba e al tramonto nel corso di un anno; da novembre a febbraio sia l'alba che il tramonto sono visibili sul mare, come riferimento il nostro pontile

di Aldo Marinelli del 16 settembre 2016

 
Curriculum |m@il | © 2013 2023 LaMiaOstia la mia ostia

Registrazione presso il Tribunale di Roma n.143/2016 dell'11 luglio 2016