
Ostia, bellezza che resiste: uno sguardo oltre il pregiudizio
Riflessioni in tempi difficili
Esiste, a periodi alterni, una narrazione ostinata e ricorrente che dipinge Ostia come un simbolo di degrado, come se fosse il riflesso opaco di una Roma dimenticata. Ma chi vive Ostia davvero – giorno per giorno, con lo sguardo attento e il cuore aperto – sa che questa è una semplificazione ingiusta, una narrazione che racconta una verità parziale.
Ostia è molto di più. È un luogo dove la bellezza resiste. Non solo resiste: pulsa. Si rinnova. Cresce.
Ho deciso di continuare a raccontare Ostia per quello che è davvero per me (ma non sono l’unico): una terra di luce, di storie, di persone che lottano, che creano, che amano profondamente questo tratto di costa laziale. Ostia è il mare di Roma (?), sì. Ma è anche molto di più: è pineta, è archeologia viva, è teatro di vita quotidiana, è voce di artisti, sportivi, giovani, famiglie, anziani che non si arrendono al racconto del disincanto.
Camminando lungo il Pontile all'alba, mentre la luce colora l’acqua e i gabbiani sorvolano le onde, non si può non sentire la forza poetica di questo luogo. La stessa che si respira tra i viali di Ostia Antica, dove la storia parla sottovoce ma con fermezza. O tra le casette del Borghetto dei Pescatori, custodi di una memoria fatta di fatica e orgoglio.
È vero: come ogni città, anche Ostia ha le sue contraddizioni. Ma sarebbe superficiale ridurla solo a quelle. Perché ogni giorno c’è chi apre un’attività, chi organizza eventi culturali, chi fa volontariato, chi pulisce le spiagge senza clamore, chi insegna ai bambini a rispettare il mare e la sua forza.
Questa è l’Ostia che voglio continuare a raccontare. Un territorio che ha bisogno di essere guardato con occhi nuovi, senza pregiudizi. Un luogo dove la bellezza non è un’eccezione, ma una regola che attende solo di essere riconosciuta.
E se qualcuno vuole continuare a usare Ostia come metafora di degrado, sappia che qui – tra la sabbia e il vento, tra le voci dei suoi abitanti – c’è chi ogni giorno la difende, la ama e la racconta. Con passione. Con verità. Con orgoglio.
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di Aldo Marinelli del 20 luglio 2025